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Sonnifero o Sole? Vitamina D e sonno
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Anche in un paese tradizionalmente considerato allegro e spensierato come l'Italia, per dormire si ricorre al sonnifero. A Roma, per esempio, ogni giorno vengono vendute circa 13.000 dosi di sonnifero, a Milano oltre 6.000, a Torino quasi 5.000. A controbilanciare - si fa per dire - la tendenza gli oltre 1,5 milioni di energy-drink venduti ogni anno. Se meditazione, Yoga e pratiche 'dolci' aiutano moltissime persone a prendere sonno con facilità e se avere buoni supporti per dormire (materasso, rete e cuscino) è indispensabile per un riposo di qualità, c'è una carenza vitaminica alla base di svariati problemi del sonno: la carenza di vitamina D, una delle sostanze che regolano i ritmi circadiani. Quando nell'organismo la vitamina D non è a livelli sufficienti, il sistema immunitario è meno forte, il cervello invecchia precocemente, le ossa sono più fragili ma anche il sonno ne risente: queste condizioni di sofferenza del corpo sono in grado di indurre risvegli frequenti. Chi ha carenza di vitamina D, inoltre, ha una percezione del dolore accentuata rispetto a coloro che ne sono ben forniti. Durante le stagioni fredde le persone stanno poco al sole, in questo modo la produzione di vitamina D è rallentata e il corpo comincia a soffrirne. Per dormire bene e godere al massimo del proprio materasso, invece delle medicine può essere sufficiente stare ogni giorno un po' all'aperto. Lasciare che il corpo venga irraggiato dal sole, migliora in poco tempo lo stato generale di salute e la vita, a partire dalla notte. Le controindicazioni? Nessuna, se non si hanno problemi legati alla sensibilità cutanea, se si agisce con ragionevolezza e prudenza, e se il medico dà parere positivo.


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